Mille forme di alternanza scuola-lavoro
In cosa consiste il progetto analizzato e perché l’avete scelto?
Il progetto analizzato vede impegnati la Protezione Civile e il Comune nella realizzazione di un centro polifunzionale atto a garantire alla comunità riparo e accoglienza in caso di calamità o a gestire situazioni di emergenza, come sbarchi clandestini o quella sanitaria in atto. Lo abbiamo scelto perché, soprattutto in questo momento di fragilità emotiva, dovuta alla pandemia, ci trasmette un’idea di sicurezza. Inoltre, noi crediamo fortemente nella politica di coesione dell’Unione Europea, che vede nei piccoli nuclei sociali, ad esempio i paesi, le cellule dell’organismo internazionale che mira a costruire, per garantire lo sviluppo ed un futuro migliore.
A chi è rivolto il vostro lavoro?
Il nostro lavoro è rivolto principalmente a noi giovani, che rappresentiamo la società di domani; la nostra formazione e la nostra consapevolezza sono fondamentali per cogliere le opportunità che ci offre questo mare magnum che ci circonda e che mai come adesso ha influenzato la nostra società e la nostra vita.
Che valore ha per la comunità la vostra ricerca?
L’attività di monitoraggio civico di cui abbiamo deciso di occuparci mira a sensibilizzare la nostra comunità riguardo all’operato dell’Unione Europea ai fini del potenziamento delle infrastrutture. Pensiamo che sia di vitale importanza far in modo che si comprendano appieno le potenzialità del nostro territorio e dei mezzi di cui disponiamo per accelerarne la crescita. Come cittadini europei riteniamo sia necessario conoscere la politica dell’Europa, che promuove lo sviluppo delle piccole realtà cittadine, perché riconosce in esse i mattoncini fondamentali del villaggio interculturale in cui viviamo. Ci piacerebbe trasformare tutti i nostri concittadini in cittadini europei un po’ più consapevoli e, in particolar modo, vorremmo coinvolgere i giovani, che rappresentano il futuro ed è da loro che dipenderanno lo sviluppo, il benessere e i valori della società di domani.
Qual è il significato del nome che avete scelto?
Il significato del nome, ”Bread & Storm”, è legato alla località in cui è sito il progetto, cioè via Panepinto: la parola “pane” ci ha fatto subito pensare agli ideali di accoglienza, sicurezza e salvezza. Ha influito, certamente, la suggestione del titolo del libro “Pane e tempesta” di Stefano Benni, che parla di un progresso sfrenato che distrugge le realtà caratteristiche e l’identità comune che contraddistingue le piccole comunità. Di conseguenza ci è sembrato notevole il fatto che l’Europa, finanziando e promuovendo iniziative del genere, si impegni per evitare che le piccole realtà comunali cadano sotto i colpi del progresso. Abbiamo visto nel termine “bread” la salvezza che rappresenta questo centro della Protezione Civile e nel termine “storm” la tempesta sia in senso figurato che, ancora di più, in senso letterale.
(III A sc. Liceo V. Linares a.s. ‘20-’21)
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