IL LOGO




Il logo rappresenta una tenda, il cui interno è illuminato da una lampadina, che si staglia su uno sfondo arancione, su cui imperversa una tempesta formata da macrogocce di acqua. La tenda simboleggia, come il pane, la salvezza e la sicurezza, ma è anche un simbolo della Protezione Civile, la cui centralità nella gestione di questo progetto è sottolineata dall’aggiunta del logo sopra l’ingresso, quest’ultimo disegnato aperto perché gli effetti di questa iniziativa toccano tutti, nessuno escluso. La lampadina è la luce della speranza che tutto si risolva, la luce della scienza che ci salva, la luce dell’umanità che è in noi e trasferiamo in chi ha bisogno. Lo sfondo arancione è il colore dell’accoglienza, contornato dal blu dell’Unione Europea. Il tema della tempesta è ripreso pure qui, nelle macrogocce: ognuna di queste incarna un pericolo per la società e tutte insieme la burrasca che può imperversare (o imperversa) sull’umanità.

Per comprendere al meglio il lavoro svolto dai designer per la creazione del logo, facciamo parlare chi ne è stato l’artefice in prima persona, la nostra designer Martina Barbasola.

 

Ciao! Io sono Martina, frequento la 3°A scientifico del liceo V. Linares di Licata e sono la designer del team “Bread & storm”! 

Cosa è rappresentato nel logo?

Nel creare il nostro logo ho assemblato insieme diversi pezzi: l’elemento dominante è una tenda che rappresenta il lavoro della protezione civile nel nostro territorio, con una lampadina all’interno accesa, il tutto sormontato da una pioggia di “pericoli”. All’interno di ogni goccia, infatti, è rappresentato un pericolo a noi noto, come le inondazioni, i terremoti e quest’anno anche il COVID-19. Al di sotto è posta in blu la scritta del team, un colore rappresentativo dell’Unione Europea, e il particolare del fulmine sulla lettera T per richiamare la parola “storm” presente nel titolo. Infine, come sfondo ho pensato ad una tonalità arancione, colore che rappresenta l’accoglienza.

 



Quali sono state le idee riguardanti il logo? 

Ci confrontiamo prima sempre tra di noi per unire le nostre idee e creare una bozza di partenza, come per ogni illustrazione. Per la realizzazione di questo logo inizialmente abbiamo pensato ad una cesta con all’interno vari tipi di pane tipici di alcune nazioni dell’UE, il tutto su un fondale arancione e attorno le dodici stelle della bandiera dell’Unione Europea. Un’altra idea che ci è venuta in mente è stata quella di realizzare un fulmine centrale con all’interno del pane e il simbolo della protezione civile. Alla fine, però, abbiamo avuto questo “lampo” di genio e abbiamo pensato alle gocce con i pericoli sopra una tenda.

 



Hai fatto più tentativi?

Non si arriva quasi mai a completare un lavoro al primo tentativo. Personalmente, innanzitutto ho creato tante bozze a matita, molto poco dettagliate, poi, scelto quella giusta, ho cominciato la base in digitale, in vari step l’ho colorata, ho via via aggiunto i particolari e così ho completato il disegno.

Sei stata aiutata da qualcuno?

Ovviamente sono stata aiutata da tutto il team nell’elaborazione delle idee, abbiamo trovato insieme i difetti, le correzioni, i punti vincenti del disegno. Manualmente sono stata aiutata da altri compagni abili nel disegno, anche in digitale, come Clelia Schembri, una mia compagna anche lei facente parte del nostro team. Partendo da disegni diversi, in stili differenti, abbiamo puntato sui punti di forza di ciascuno e creato le illustrazioni.

 

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